Veliko Tărnovo e la Fortezza di Tsarevets
La capitale medievale degli zar bulgari, Veliko Tarnovo, si sviluppa lungo un anfiteatro collinare boscoso della Bulgaria settentrionale.
E’ sede dell’università bulgara più prestigiosa, è dominata dalla Fortezza di Tsarevets, la cittadella costruita durante il Secondo Impero Bulgaro.
Veliko Tarnovo è un misto di antico e moderno che si fondono armoniosamente. Il quartiere di Varosha (la città vecchia), con i suoi caratteristici tetti in terracotta, le conferisce un’atmosfera romantica. Non mancano locali ed edifici moderni nella parte nuova della città brulicanti di giovani soprattutto nel fine settimana.
La città si sviluppa in verticale lungo un crinale che sovrasta il Fiume Yantra che forma un’ansa a ferro di cavallo fra quattro colline.
Il centro storico è ricco di botteghe di artigianato e di ristoranti tipici.
La Storia
Già dal neolitico la Collina di Tsarevets fu abitata da tribù. I Romani costruirono le prime mura di fortificazione e nel VI secolo, l’imperatore Giustiniano volle erigervi una cittadella. La struttura fu espugnata nel VII secolo da tribù slave ma presto divenne oggetto di contesa nelle guerre fra Bisanzio e il Primo Impero Bulgaro.
Nel 1185, i fratelli Asen e Petar trasformarono Tarnovograd in un focolaio di rivolta contro il dominio bizantino. Dopo aver fondato il Secondo Impero Bulgaro, la città divenne capitale e fu seconda per importanza solo a Costantinopoli.
Per due secoli fu un fiorente centro culturale e commerciale ma il 17 luglio nel 1393 gli Ottomani conquistarono Tarnovograd, distrussero la fortezza sulla collina e la città, perso il suo ruolo strategico, visse una fase di stasi per tutto il periodo ottomano.
Nel 1877, durante la guerra russo-turca, il generale russo Gurko liberò la città dai turchi e Tarnovograd venne ribattezzata Veliko Tarnovo.
La città venne scelta come luogo per la stesura della Costituzione bulgara nel 1879 e qui fu ufficialmente proclamata nel 1908, l’indipendenza nazionale.
La Fortezza di Tsarevets
La cittadella comprende le rovine di oltre 400 case, 18 chiese e diversi monasteri. Traci e romani sfruttarono le potenzialità difensive del luogo ma furono i bizantini a costruire la prima fortezza. La struttura venne ricostruita e fortificata da slavi e bulgari e infine di nuovo dai bizantini.
Quando Tarnovograd divenne la capitale del Secondo Impero Bulgaro, la cittadella era ormai una costruzione davvero poderosa.
In seguito all’invasione turca del 1393 fu saccheggiata e distrutta. Si deve ai comunisti il ritorno della fortezza al passato splendore.
Per accedere al complesso si oltrepoassano due porte fino ad arrivare alle mura, alcune delle quali in origine erano alte fino a 12 metri e spesse 10 metri!
Alcuni ruderi ricordano i monasteri, le case e le botteghe di un tempo.
A nord ci si imbatte anche nella Roccia delle Esecuzioni, da dove venivano gettati nel Fiume Yantra i traditori.
In cima alla collina si trova il Complesso del Patriarca, sotto il quale si trovano le fondamenta del Palazzo Reale, dove 22 sovrani si susseguirono nel regno della Bulgaria.
Il Complesso del Patriarca è chiamato anche Chiesa del Santissimo Salvatore. Da qui il panorama è davvero una cartolina da immortalare!
La sera tra le 20 e le 22 non lasciatevi sfuggire lo Spettacolo di Suoni e Luci, l’evento in cui la Collina di Tsarevets viene illuminata con fasci di luce colorata che si alternano come in una danza. Lo spettacolo è accompagnato dalla musica ed è un omaggio al Secondo Impero Bulgaro. La durata è di mezz’ora circa e l’estate viene proposto quasi ogni sera. Esso fa riferimento all’ascesa e alla caduta del Secondo Impero Bulgaro.
Come arrivare a Veliko Tarnovo
La città è raggiungibile in autobus e in treno. Da Sofia dista circa 4 ore e 30 minuti in treno. E’ collegata anche con treni internazionali per Bucarest e per Istanbul.
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