La Fortezza di Shumen e la mistica Rosetta di Pliska – MyBulgarianLife
A 80 km ad ovest di Varna si trova la città di Shumen. Sull’attuale cittadina si affaccia la vecchia cittadella di Shumen chiamata anche Fortezza.
La Fortezza di Shumen risale a più di 3000 anni fa. I primi stanziamenti risalgono agli inizi dell’età del ferro. La prima fortificazione vera e propria fu costruita dai Traci nel V secolo a.C. mentre dal II secolo i Romani costruirono una fortezza militare sulle rovine traci ampliando la precedente con altre mura e torri. Un’ulteriore opera di fortificazione fu ad opera dei bizantini.
Nell’811 Shumen fu incendiata dall’imperatore bizantino Niceforo I. Egli dopo la morte del califfo iniziò una nuova campagna militare contro i Bulgari, che inizialmente si risolse in successo (presa della capitale bulgara di Pliska) ma che poi si trasformò in una tremenda disfatta: nella battaglia di Pliska l’esercito bizantino venne massacrato dai Bulgari e Niceforo venne catturato e decapitato. Le cronache narrano che dal teschio di Niceforo I fu tratta una coppa d’argento per il re bulgaro Krum. (fonte: wikipedia)
Durante l’età d’oro della cultura bulgara sotto Simeone il Grande (893-927), Shumen diventò un centro di attività culturale e religioso mentre durante il Secondo Impero Bulgaro, Shumen assunse un significato prettamente militare, fu centro amministrativo ed economico. Essa divenne una delle maggiori città medievali. L’importante posizione strategica le conferì un ruolo fondamentale nella storia della Bulgaria.
Nel corso dell’invasione ottomana della fine del XIV secolo fu vittima di incendi e saccheggi. Negli ultimi anni del loro dominio, la città di Shumen divenne parte del quadrilatero strategico (con Ruse, Silistra e Varna) fortificato contro la minaccia russa del 1877.
Il punto più alto della Fortezza è a 493 m sul livello del mare.
Nel 1961, un ciondolo in bronzo con sette punte è stato ritrovato a Pliska proprio vicino la Fortezza. Secondo i ricercatori, i 7 raggi del ciondolo chiamato “Rosetta” forse rappresentano i principali pianeti conosciuti dagli antichi: il Sole, la Luna, Marte, Mercurio, Giove, Venere e Saturno.
Il simbolo runico “IYI” è stato interpretato come “cielo” e simboleggia il dio bulgaro Tangra, ma potrebbe anche essere il simbolo dell’antico clan bulgaro Dulo. Il ciondolo risale al VII-IX secolo a.C.