L’unica isola della Slovenia è in mezzo ad un lago, vi portiamo a Bled – #MySloveniaLife
La Slovenia possieda solo un’isola e questa è diventata uno dei simboli della nazione.
Bled è una delle mete più conosciute e rinomate della Slovenia ed una tappa fondamentale se si visita questa nazione o se si è di passaggio verso l’Austria orientale o la Germania del sud.
Dal 2006 fa parte delle località alpine che compongono “le perle delle Alpi”. Questo riconoscimento viene dato a tutti quei luoghi montani che sono in grado di offrire ai turisti la possibilità di arrivare e muoversi nella località senza l’uso dell’automobile, sfruttando mezzi di trasporto pubblici e altri veicoli ecologici messi a disposizione in loco, tra cui bici, mountain bike, e-bike e veicoli elettrici.
La nostra visita infatti inizia proprio dalla stazione ferroviaria di Bled e si sviluppa in una serie di piacevoli passeggiate. L’arrivo alla stazione di Bled già permette un colpo d’occhio fascinoso del lago e della piccola isola che viene ritratta in tutte le cartoline. In lontananza, sulla sponda opposta del lago, si vede il centro abitato di Bled. A sinistra si scorge il Castello di Bled, in una posizione rialzata poco sopra il lago. La passeggiata, zaino in spalla, parte proprio da questa cartolina che si offre agli occhi.
Il lago ha un percorso pedonale che costeggia tutto il bacino offrendo sempre scorci diversi e pittoreschi. La temperatura estiva del lago è generalmente calda e per grossa parte il percorso pedonale è coperto dal bosco e piacevolmente fresco.
Appena fuori dalla stazione conviene dirigersi verso la sponda sinistra del lago per raggiungere più velocemente il Castello e il paese di Bled.
Il lago di forma ellittica ha un diametro massimo di 2 km circa e il percorso pedonale che lo costeggia è di circa 5 km (percorribili in un’ora e mezza / due ore). Dopo circa un chilometro sulla suggestiva Veslaška promenada è possibile seguire il sentiero che si inerpica verso il Blejski grad, sulla cui sommità sembrerà di poter toccare l’isola e il lago. La struttura bianca del maniero appare come un naturale prolungamento dello sperone di roccia sul quale è adagiato, unico contrasto è l’arancione dei tetti. I colori lasciano davvero senza fiato in questo luogo, dove il verde dei boschi vira verso lo smeraldo del lago.
Forse l’estate è il periodo migliore per apprezzarne tutte le tonalità anche se la temperatura in alcuni giorni può essere davvero calda.
Poco più in basso, ma sempre in una posizione preminente c’è la Chiesa neo gotica di San Martino dal caratteristico tetto con disegni arabescati.
In questa porzione di lungolago si trovano gli stabilimenti più carini e attrezzati di Bled dove è possibile sentirsi quasi al mare: spiaggia, ombrellone e ovviamente piattaforme per tuffarsi! La temperatura dell’acqua in estate arriva intorno ai 24°, piacevole per riprendersi dalla calura.
Nel centro abitato di Bled la prima tappa è stato l’ufficio informazioni (Tourist information centre Bled – TIC, Cesta svobode 10, 4260 Bled). Chi viaggia spesso capisce molto di un posto dal suo ufficio informazioni (purtroppo, o forse per fortuna, ancora non ho trovato un luogo che smentisca ciò): mappe di sentieri, depliant di hotel, offerte per soggiorni termali, orari per bus navette, non lasciano dubbi sul fatto che sia una località turistica davvero curata. Bled è stata già dall’inizio del novecento una rinomata stazione balneare e termale dell’Impero Austriaco che attraeva il fior fiore dell’aristocrazia europea. Sulla riva del paese ci sono diversi prati e panchine dove poter riposarsi godendosi il panorama.
Dai moli partono i piccoli battelli che si dirigono in un andirivieni continuo all’isola sempre carichi di turisti.
Continuando il periplo del lago si attraversa tutto il lato occidentale che risulta meno abitato e quasi per intero occupato dal parco e dalla residenza protocollare dello stato Jugoslavo, utilizzata anche dal maresciallo Tito per i suoi soggiorni e per le visite ufficiali (Hrib Straža nad Blejskim jezerom). Anche in questo versante del lago sono numerosissimi i sentieri che si staccano dal percorso pedonale per salire fino ai belvedere immersi nel bosco.
Un po’ di storia
Sull’isola gli antenati sloveni veneravano Živa, l’antica dea pagana slava di amore e di fecondità. Successivamente l’isola fu meta di pellegrinaggio presso la Chiesa Santa Maria. Nel 1509 un terremoto danneggiò l’edificio di culto preesistente in maniera talmente grave che si dovette procedere alla sua completa ristrutturazione in stile barocco che è quella che appare ancora oggi.
Curiosità e leggenda
Una particolarità della chiesetta sull’isola è “la campana dei desideri”, del 1534, secondo la tradizione suonandola si avvera un desiderio. La leggenda narra che, al castello di Bled viveva la ricca vedova Polissena che, inconsolabile per la morte del marito fece fondere una campanella per la chiesa dell’isola. A causa di un forte temporale l’imbarcazione si capovolse con tutto l’equipaggio e la campana il cui suono si può ancora udire provenire dal fondo del lago. Alla sua morte il Papa inviò alla chiesetta sull’isola una nuova campana. Chiunque, per onorare la Madonna, riesca a suonarla, vedrà avverarsi un suo desiderio.
Infine, prima di andare via consigliamo di provare la tipica Millefoglie di Bled e con questo non ci resta che augurarvi buon appetito e buon viaggio!