Napoli in un giorno: cosa vedere, dove andare e cosa fare in 24 ore
A volte in alcune città si capita per caso. Non volevo andare a Napoli, non mi ha mai attratta.
La prima volta che ebbi l’occasione di visitarla ero spaventata dalla cattiva reputazione e dalle immagini mediatiche tanto diffuse. Vedi Napoli e poi muori. Malavita, spazzatura, furti, maleducazione…chissà cosa mi sarebbe capitato!
Poi si presenta l’occasione di andarci, quasi casuale, quasi obbligata. La mia prima volta a Napoli è stata per incontrare mia madre (che abita in un’altra città) che era lì per un corso di formazione. In quell’occasione fui conquistata per la prima volta.
Napoli mi ha insegnato ad amarla…e ad amare il melone, quello arancione. Non lo avevo mai mangiato prima. Poi dopo una pizza nei pressi del Lungomare a Mergellina ne ho avuto desiderio. Tra lo stupore di mia madre e di mia sorella presenti, ne chiesi una fetta.
Napoli mi ha insegnato l’autenticità.
La seconda volta fu ancora più breve, per un concerto di Massimo Ranieri, una serata passata nel quartiere Vomero, una passeggiata tra le canzoni che raccontano la città e un tour notturno.
Questa volta ho scelto volutamente di ritornarci. L’occasione è stata un Workshop che mi ha tenuta occupata fino alle 19 di sabato a Città della Scienza. Il mio treno sarebbe ripartito alle 19 di domenica. Avevo un giorno intero.
Cosa fare in 24 ore a Napoli?
Cosa vedere nella città del Vesuvio? Dove andare per apprezzarla nella sua autenticità?
Sabato sera non si può non tornare in centro, direzione Via Toledo. Una via piena di negozi di ogni genere quanto di gente. Una passeggiata per i negozi in mezzo alle persone per rilassarmi e per sbirciare le vetrine.
Compro una sfogliatella, dolce tipico, in piazza Trento e Trieste e vado nell’appartamento preso in affitto accanto a piazza del Plebiscito.
Dove dormire a Napoli
Il padrone dell’appartamento mi accoglie come se mi conoscesse da sempre. E’ la prima volta che non vado in hotel a Napoli. Ed è stato molto meglio. Il monolocale è nuovo e confortevole. E’ in pieno centro e dal balconcino si può vedere in lontananza il Vesuvio.
Il prezzo non è elevato e ci sono tutti i comfort: una stanza da letto matrimoniale, un bagno accessoriato, una cucina e un salottino che si trasforma in letto, un tavolo da pranzo.
Per info sull’appartamento ecco il contatto Facebook di TO LIVE NAPLES (clicca qui)
I Napoletani
La gente che ho incontrato a Napoli, mi ha sempre stupita. Con chiunque mi sia fermata a parlare, sono stata accolta come fossi un’amica che non vedeva da tempo. Quel giorno tre incontri mi hanno colpito in modo particolare.
Un ragazzo con cui ho fatto il tragitto per arrivare a Città della Scienza e con cui ho condiviso il posto in prima fila al Workshop. Giovanissimo e determinato fashion blogger, Tommaso, si è costruito la sua azienda a meno di trent’anni. Determinato e curioso mi ha raccontato del suo impegno della sua passione che è anche il suo lavoro e di THIS IS ME.
Alla fermata dell’autobus non sapevo dove andare, c’è una ragazza e decido di chiedere a lei. L’autobus tarda ad arrivare e iniziamo a parlare. E’ tornata a Napoli dopo un periodo in Lombardia ed è tornata per ricominciare. La vita l’ha messa alla prova con tante situazioni negative, ma è determinata a dare una svolta positiva al suo destino e le brillano gli occhi quando lo dice. Mi parla della sua vita come se ci conoscessimo da sempre. Apprezzo l’autenticità di queste persone che non hanno paura di mostrarsi per quello che sono, di raccontarsi, di vivere nonostante tutto e di rinascere.
Il padrone dell’appartamento preso in affitto mi parla di Napoli e mi dà anche un passaggio in macchina alla stazione centrale per incontrare i miei genitori che mi raggiungeranno per cena in treno.
Napoli e la sua gente ti fanno sentire “a casa”.
Dove mangiare a Napoli
Sabato a cena ci siamo concessi il “lusso” di un ristorantino tradizionale e tipico. Dietro a Piazza del Plebiscito c’è l’Antica Trattoria da Ettore
La trattoria non ha un menù solo piatti del giorno e ad ogni pietanza non facciamo altro che guardarci negli occhi e dire che è tutto buonissimo.
La domenica a pranzo scegliamo di mangiare la pizza nel centro antico vicino via del Duomo.
Andiamo alla pizzeria Trianon e prendiamo una margherita con la bufala.
Cosa vedere a Napoli e dove andare
Sabato sera dopo cena è l’ideale per passeggiare nelle vie del centro. La città stenta a spegnersi e non ci dispiace.
Avere un appartamento in pieno centro ci permette di non badare nè all’orario nè ai mezzi da prendere e ci sentiamo liberi di chiacchierare col signore del bar in piazza su quanto è buono il caffè con il babbà di sua produzione.
La Domenica la giornata inizia presto. Alle 8.30 siamo già fuori casa. Andiamo verso il lungomare e apprezziamo il Vesuvio che si vede in lontananza dominare Napoli.
Passeggiamo sul lungo mare e respiriamo a pieni polmoni.
Una visita a Castel dell’Ovo per poi percorrere il Lungomare Caracciolo fino a Piazza della Repubblica. Risalire internamente e addentrarsi nel quartiere Chiaia raggiungendo piazza Amedeo e ritornare tra strade e vicoli a Piazza del Plebiscito. Visita alla Chiesa dedicata a san Francesco di Paola e del Palazzo Reale di fronte per poi prendere un caffè vicino Castel Nuovo (meglio conosciuto come il Maschio Angioino).
Da piazza del Municipio risalendo per via Toledo, passando all’interno della Galleria Umberto I, ci si affaccia ai vicoli dei Quartieri Spagnoli fino ad arrivare in Piazza Dante.
Prendendo Via di Port’Alba e Via di San Sebastiano ci si imbatte nella Basilica di san Domenico maggiore e dell’omonima piazza, percorrendo Via Benedetto Croce e Via Nilo si scova invece la Cappella di San Severo, dove è obbligatorio entrare per vedere il famigerato “Cristo velato” e lasciarsi coinvolgere dalla storia di mistero, alchimia e massoneria di questo luogo.
Si ritorna su Via dei Tribunali e prima di sbucare su via del Duomo si fa una piccola deviazione nella via dei presepi alias San Gregorio Armeno, si continua per via San Biagio dei Librai e arrivati in Via del Duomo si va a sinistra per visitare il Duomo di Napoli dedicato a San Gennaro di cui custodisce non solo il sangue ma anche il teschio e molte altre cose.
Si percorre (tornando indietro, da dove siamo venuti) via del Duomo fino ad arrivare a Corso Umberto, si ritorna verso il centro svoltando a sinistra fino ad arrivare a Piazza Bovio.
Da qui salendo il Pendino di santa Barbara si prende Via Santa Chiara per visitare il Monastero omonimo ed i giardini.
E’ l’ora di ritornare verso Corso Umberto I e risalendo verso piazza Garibaldi si arriva alla stazione centrale, da cui ripartire non prima di aver visitato la libreria accanto alla stazione per prendere ispirazione sul prossimo viaggio!